2022, il Milite Ignoto fra la gente
Ogni buon cittadino lo sa. Il Milite Ignoto è proprio il soldato che conosce meglio. Nessuno sa chi sia, quindi può essere il nonno di tutti, è il nonno di tutti. Ed è uno dei nonni che parteciparono alla Grande Guerra per offrire a noi, che per lui eravamo altrettanto ignoti, un Paese libero e piacevole.
In questa relazione fra nonni e nipoti, fra ignoti e ignoti, vive la riconoscenza per il dono della libertà, che è il movimento primordiale dell’Amore.
Per questo abbiamo aderito con commozione ed entusiasmo alla possibilità offerta dal ministero della Difesa e dall’Unuci di partecipare da vicino alla commemorazione di quel soldato così antico e così attuale con il Treno della Memoria per la celebrazione del Centenario del Milite Ignoto.
Vicino a quel treno si addensavano persone sensibili che ora si sentivano ancor più concretamente “parenti”, figli e nipoti del Milite Ignoto e quindi anche gli uni degli altri, ossia cittadini veri, e noi andavamo lì per partecipare ancor più da vicino a quel momento.
C’erano militari in servizio e altri giovani e meno giovani che avevano indossato quella stessa uniforme in passato e adesso si avvicinavano a quel treno con il vecchio cappello o con le uniformi delle associazioni consorelle. C’erano anche militari e cittadini in uniforme d’epoca, che rendevano ancor più coinvolgenti le immagini e le lettere dei soldati di quell’epoca presentate sui vagoni-museo subito dietro alla locomotiva. E cittadini da soli, o che accompagnavano nonni e figli a quell’incontro della memoria di tutti e di ciascuno.
Era una meditazione. Lì la stazione diventava un chiostro o una navata di chiesa, e il vagone sacro era l’altare con l’agnello-pane offertosi per noi.
L’ “Attenti!” del comandante della Guardia risuonava insieme al comando udito quel giorno da quel soldato antico e insieme al comando proferito da ogni capitano e da ogni comandante in ogni tempo.
I cieli ignoti si scioglievano nei figli, attraverso la sacralità dello spirito o dell’anima di ogni cittadino attento, in una meditazione del segno della croce vivente che siamo.
Qualcuno si avvicinava per essere semplicemente più vicino, ancora più vicino. Qualcuno aveva riconosciuto un dettaglio dell’uniforme e del cappello e si avvicinava per domandare “che reparto?”, “dove eri fratello soldatino che adesso stai accanto a questo treno, a questo vagone, a questa bara?”, “forse eravamo nonno e nipote anche io e te, proprio ieri, proprio noi, proprio adesso”.
Qualcuno si avvicinava per dire e ascoltare una parola, proprio adesso, proprio da noi, proprio da Lui.
Ten. a. mon. cpl. (cong.) Roberto Ciuffoletti
______________
L’8 ottobre al binario 1 della stazione FS Milano Porta Garibaldi l’UNUCI ha portato la propria Bandiera per onorare il Milite Ignoto e i Caduti italiani in armi in ogni conflitto.
Alcuni articoli sul tema a cura del Gen. B. Mario Pietrangeli
https://www.ferrovie.it/portale/articoli/12249
Locandina Conferenza 30 novembre 2022